In uno sconcertante colpo di scena, la tenuta in cui la principessa Diana trascorse l'infanzia non sarà ereditata dai suoi figli

Un’adolescente cammina su un prato immacolato. È inglese, ma la sua casa non è certo una consuetudine, neanche per le ricche famiglie residenti in Gran Bretagna. Include infatti 90 stanze e, oltre al prato, ci sono 5.260 ettari di giardini, boschi e terreni agricoli progettati intorno alla storica dimora signorile di Althorp House. E la bambina non è certo una adolescente qualunque: nel suo futuro l’attende il matrimonio con l'erede al trono britannico, mentre lei diventerà la principessa Diana. Dopo la sua morte, la gestione del suo patrimonio causerà imprevedibili complessità legali.

Una morte tragica

Tutti noi ricordiamo la tragica fine di Diana, avvenuta in un tunnel di Parigi nel 1997, quando l’auto su cui si trovava si schiantò contro un pilastro di cemento. Dopo la sua scomparsa, emerse la pressante questione dell’eredità dei suoi beni — in particolare della tenuta di Althorp. Una volta risolte tutte le implicazioni legali, le persone destinate a ereditare non erano esattamente quelle previste.

Pecore al pascolo

La tenuta di Althorp appartiene alla famiglia di Diana, dinastia Spencer, dal XV secolo. La storia della tenuta ebbe inizio nel 1486, quando Sir John Spencer affittò alcuni terreni intorno ad Althorp per farvi pascolare le pecore. Questi ettari di campagna sono ubicati nella contea inglese del Northamptonshire, a circa due ore di auto a nord-ovest di Londra.

Diciannove generazioni

Il terreno da pascolo piacque a Sir John, che decise quindi di acquistarlo con i proventi della sua fortunata attività di allevamento di pecore, per costruirvi la prima versione di Althorp House. Sir John morì nel 1522, ma aveva creato una proprietà di famiglia destinata a essere mantenuta per 19 generazioni, fino ai giorni nostri.

Re in visita

Durante il XVIII secolo la grande casa divenne sede di riunioni sfarzose. I re vi si recavano in visita, seguiti dalla crema della società, ospitati da lady Georgiana Spencer, poi divenuta duchessa del Devonshire. In questo periodo la casa venne ulteriormente ristrutturata rispetto al suo originario stile Tudor in mattoni rossi. Furono aggiunti elementi neoclassici in stile georgiano, come i pilastri corinzi.